Estetica e connettività
Il TBS-464 è un NAS molto compatto e molto più piccolo rispetto a qualsiasi NAS a cui siamo abituato. Proprio per questo la serie TBS viene denominata “NASBook” in quanto strizza l’occhio verso un design stile NoteBook. Dobbiamo ricordare che sebbene si tratti di un dispositivo di archiviazione collegato alla rete, gli utenti POSSONO connettersi direttamente con questo dispositivo in modalità point-to-point con un cavo LAN, un adattatore da USB a Ethernet (disponibile in 2,5 GbE e 5 GbE) e persino in modalità wireless con diversi Dongle USB WiFi supportati. Pertanto, non è difficile immaginare di portare questo sistema NAS portatile per la casa, la scuola o il lavoro, creando un sistema RAID portatile e super veloce.
Impressionante è l’altezza complessiva di questo NAS, che con i cuoi 30mm risulta essere comparabile ad un notebook di medie dimensioni. L’installazione dei dischi non comporta l’utilizzo di alcun cage e di conseguenza non vi è nessuna possibilità di hot-swapping, questo perché l’M.2 NVMe non supporta quel tipo di re-injection e poiché l’installazione prevede la rimozione del pannello inferiore per accedere agli slot.
Sul frontale del TBS-464 troviamo i 4 LED di stato che ci indicheranno l'attività dei supporti SSD su ciascun alloggiamento interno, molto utili in quanto a differenza dei tradizionali sistemi NAS focalizzati su HDD, non sentiremo alcun tipo di attività dai supporti di archiviazione (l'unico rumore proveniente verrà infatti dalla ventola interna) risultando in un livello di rumore ambientale molto, molto basso quando in uso, intorno ai 25db (A)
A fianco ai LED troviamo le due porte USB 3.2 Gen 1 con velocità massima di 5 Gb/s nonché un pulsante di copia a “one-touch” che può essere utilizzato per eseguire manualmente una routine di backup preimpostata (che si imposta in Hybrid Backup Sync 3 con QTS 5). È un peccato che questo sistema non sfrutti l'USB 3.2 Gen 2 (10Gb/s), data l'ampia varietà di supporto che abbiamo visto su altri dispositivi TS-x64 nel portafoglio di QNAP, ma questo è dovuto alla presenza degli slot SSD NVMe M.2 che vanno ad occupare tutte le linee PCIe disponibili della CPU.
Su un lato del TBS-464 troviamo una porta USB 2.0 aggiuntiva, mentre sull’altro lato non ci sarà altro che una mesh di areazione. E’ sempre una buona cosa avere porte USB, purtroppo l’utilizzo dello standard USB 2.0 risulta essere abbastanza limitante a periferiche tipo tastiere, mouse, UPS o similari.
Infine, sul retro del TBS-464, troveremo un interessante mix di porte e connessioni disponibili. La generazione precedente di questa famiglia NAS, il TBS-453DX rilasciato nel 2018, presentava una connessione 10GbE probabilmente più attraente (resa possibile solo dal supporto di SSD SATA). Il TBS-464 è dotato di 2 connessioni 2.5G, il che potrebbe sembrare un po' un passo indietro, ma in realtà le due porte RJ45 da 2,5 GbE supportano ovviamente il link aggregation, quindi è possibile la connettività 5GbE tramite uno switch gestito supportato (oltre al supporto di adattatori da USB a 5 GbE come il QNA-UC5G1T) e ciò consente prestazioni di lettura fino a 586 MB/s e 574 MB/s di prestazioni in scrittura.
Il TBS-464 dispone anche di due uscite video HDMI 2.0 (le due porte non possono essere utilizzate indipendentemente e possono essere utilizzate solo in modalità mirror o per creare un singolo schermo condiviso più ampio). Queste porte funzionano in combinazione con la GUI in esecuzione parallela chiamata HD Station, per consentire agli utenti di interagire con il NAS e molte applicazioni utilizzando una TV/Monitor HDMI, oltre a collegare una tastiera e un mouse (o utilizzando un dongle Bluetooth, telecomando IR o WiFi remoto) per interagire con il sistema. In questo modo, il TBS-464 può essere utilizzato come un PC Windows autonomo (usando QVM), un PC Linux (usando Ubuntu Station), oppure un sistema di sorveglianza autonomo con controllo della telecamera, supporto di Skype, Spotify, LibreOffice, Chrome, Facebook e altro.
