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Panda Security: I Trojan rappresentano più del 60% del malware rilevato nel secondo t

Il report trimestrale di Panda Security dimostra che oltre il 63% dei codici rilevati da aprile a giugno di quest’anno sono Trojan. Seguono gli adware, con il 22.40%.


Luis Corrons, direttore tecnico dei laboratori di Panda Security afferma “nella situazione attuale, è strano che un solo Trojan colpisca un vasto numero di computer, in quanto potrebbe attirare l’attenzione e non rispondere alle esigenze dei cyber criminali. Per questo motivo, sono stati creati diverse varianti targettizzate che attaccano utenti di un servizio o di una utility specifici, invece di diffondere massicciamente un singolo codice. Questa è la spiegazione del perché i Trojan sono il tipo di malware più rilevato.”



Analizzando i livelli di infezione verificatisi, il worm Bagle.RP è stato il codice che creato più danni, seguito da Puce.E e Bagle.SP, anch’essi della stessa specie.



I Trojan sono stati anche i responsabili del maggior numero di infezioni nel 2° trimestre di quest’anno, con il 28.7%, seguiti dagli adware, con il 22.03% - che nei tre mesi iniziali del 2008 erano, invece, al primo posto – e dai worm con il 13.52%.



Continua Corrons “i Trojan sono responsabili degli attacchi che sono stati effettuati con migliaia di varianti diverse. I worm, al contrario, operano in maniera differente e probabilmente un solo esemplare può essere la causa di decine di migliaia di infezioni. È per questo che in termini di singoli esemplari di codici maligni i worm sono i più frequenti.”





Trojan bancari

Tra tutti i tipi di Trojan in circolazione, quelli progettati per colpire banche online, piattaforme di pagamento, etc. sono i più pericolosi e vengono denominati Trojan bancari.

Secondo il report di Panda Security, Sinowal, Banbra e Bancos sono le famiglie di Trojan bancari più attive. Anche le altre, Dumador, SpyForms, Bandiv, PowerGrabber e Bankpatch hanno numerose varianti, mentre si è verificato un calo di attività nelle famiglie Briz, Snatch e Nuklus.



“Questo tipo di malware sta causando serie perdite agli utenti di tutto il mondo, considerando che l’utilizzo di servizi bancari online è in forte aumento. Nel 2006, solo negli Stati Uniti, 44 milioni di persone hanno usato questi servizi. Questo presuppone un enorme numero di vittime potenziali per i cyber criminali. Se venissero rubati anche solo 100 dollari all’uno per cento di essi, si arriverebbe a una cifra di 44 milioni di dollari, una somma davvero stimabile. La realtà potrebbe anche essere peggiore” conclude Corrons.



È possibile scaricare il report da PandaLabs, everything you need to know about Internet threats

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